Una road map per rafforzare il trasporti merci aereoUna road map per rafforzare il trasporti merci aereo

Una road map per rafforzare il trasporti merci aereo

27/04/2017

27/04/2017

Presso l’Hangar SEA Prime del Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato il Position Paper “Azioni per il rilancio del Cargo Aereo”, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. L’evento, organizzato in collaborazione con ADR Aeroporti di Roma e SEA Aeroporti di Milano, si inserisce nel quadro strategico e programmatico del MIT “Connettere l’Italia”.

Il Position Paper è frutto di un’attività collegiale promossa dal MIT con il coordinamento scientifico della Struttura Tecnica di Missione del Ministero stesso, attività che ha visto partecipare allo stesso tavolo di lavoro le istituzioni competenti e gli stakeholder di settore. Nello specifico, il documento è stato sottoscritto da: AGENZIA DELLE DOGANE, AICAI, ANAMA, ASSAEREO, ASSAEROPORTI, ASSOHANDLER, CONFINDUSTRIA, ENAC, FEDERTRASPORTO, IBAR e UIR.

Per la prima volta la tematica del trasporto merci per via aerea è affrontata in maniera sistemica e l’odierna iniziativa testimonia l’accresciuta sensibilità delle istituzioni nei confronti del settore del cargo aereo evidenziando quanto sia importante per il Governo, e in primis per il MIT, predisporre i mezzi necessari per intercettare gli sviluppi futuri del trasporto in un mondo globalizzato.

Il cargo aereo in Italia, che già nel biennio 2014-2016 ha registrato un incremento pari al 14,2%, continua a crescere: nei primi nove mesi del 2017 si segnala infatti un aumento pari all’11,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ciò indica come il trasporto merci per via aerea, fino ad ora scarsamente considerato, stia diventando sempre più centrale in un’ottica globale. Basti pensare che in riferimento alle esportazioni extra-europee il cargo aereo in Italia, sebbene costituisca solamente lo 0,7% dei volumi, rappresenta ben il 25,8% del valore economico dei beni esportati.

A fronte della crescita registrata fino ad ora e quella attesa per i prossimi anni, sono già stati programmati investimenti aeroportuali dedicati al solo traffico cargo per un ammontare complessivo pari a circa 157 milioni di euro nei prossimi 4 anni, che si aggiungono agli 1,4 miliardi di euro di interventi sulle infrastrutture di volo di cui beneficiano sia il traffico cargo sia il traffico passeggeri.

Il Position Paper, partendo dall’analisi degli elementi di criticità del settore, individua alcune linee di azione sulle quali i partecipanti al suddetto tavolo di lavoro, pur nel rispetto degli interessi di parte, hanno trovato una generale condivisione.

Ai fini di una immediata operatività, il documento suggerisce di avviare il percorso con una serie di interventi tra i quali:

- l’attuazione dello “Sportello Unico Doganale e dei Controlli” e la promozione del manifesto elettronico;
- il formale recepimento delle linee guida di indirizzo strategico tratteggiate nel Position Paper negli opportuni atti di indirizzo (Piano Nazionale degli Aeroporti, Piano Nazionale della Logistica) da parte delle Autorità preposte;
- l’istituzione negli aeroporti a maggiore vocazione cargo o immediatamente a ridosso degli stessi di agevolazioni e semplificazioni coerenti con il Codice doganale unionale e di Zone Economiche Speciali nelle aree del Mezzogiorno ove è possibile stimolare una filiera del trasporto merci via area oggi poco attrattiva.
Il Position Paper, siglato da tutti i protagonisti alla fine di ottobre, costituisce la road map per le azioni da intraprendere.

L’incontro si è aperto con gli interventi di Giulio De Metrio, Chief Operating Officer di SEA, Ugo de Carolis, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma e Fabrizio Palenzona, Presidente di Assaeroporti. A seguire, sono stati presentati: il documento “Connettere l’Italia: strategie della logistica e del trasporto merci” a cura di Ennio Cascetta, Amministratore Unico di RAM e il Position Paper “Azioni per il rilancio del cargo aereo” a cura di Stefano Paleari, Responsabile Trasporto Aereo della Struttura Tecnica di Missione del MIT.

Ne hanno discusso: Teresa Alvaro, Direttore Centrale Tecnologie per l’Innovazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Alberto Brandani, Presidente Federtrasporto, Alberto Nobis, Consigliere AICAI, Marina Marzani, Cluster Cargo Aereo, Guido Ottolenghi, Presidente del Gruppo Tecnico Logistica, Trasporti ed Economia del Mare di Confindustria e Alessio Quaranta, Direttore Generale dell’ENAC. Le conclusioni sono state fatte dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

L’aeroporto di Milano Malpensa e il traffico merci

L’aeroporto di Milano Malpensa, con 575.000 tonnellate trasportate (+7,5% rispetto al 2016) e un market share del 56% sul totale delle merci aree in Italia, è il primo aeroporto italiano per il traffico cargo e uno dei più grandi del Sud Europa.

Oltre il 60% dei prodotti italiani destinati all’export vengono realizzati nel raggio di 250 chilometri da Malpensa, dove hanno sede il 40% delle imprese nazionali che rappresentano quasi la metà del Pil del Paese. Settori industriali con un’elevata propensione all’export per via aerea, come per esempio il lusso, gravitano tutti su Malpensa. Oggi Milano Malpensa è la porta di transito privilegiata per le imprese del made in Italy che esportano e puntano a raggiungere in tempi rapidi i mercati più dinamici del pianeta.

Lo scalo lombardo è il solo aeroporto, tra i primi 10 scali europei per traffico merci, collocato nel Sud Europa e costituisce dunque il più importante punto d’approdo per l’air cargo in quest’area strategica del continente. Non a caso compagnie come FedEx e Dhl hanno fatto di Milano Malpensa il principale gateway del Sud Europa.

La Cargo City occupa una superficie di circa 500.000 mq nella parte sud-ovest dell’aeroporto di Milano Malpensa e offre una gamma di strutture e servizi in grado di gestire tutte le categorie di merci. Milano Malpensa è l’unico aeroporto nel Nord Italia che dispone di due piste adeguate per far atterrare/decollare a pieno carico l’aereo cargo più grande del mondo, il Boeing 747-800. Inoltre dispone di un piazzale di sosta per 20 aerei all cargo.

Sono 20 le compagnie che operano a Milano Malpensa con voli all cargo. Sono circa 210 i voli cargo alla settimana tra arrivi e partenze che operano nello scalo, con una capacità di carico complessiva di circa 7.500 tonnellate a settimana. A questi si aggiungono altri 200 voli passeggeri settimanali intercontinentali operarti con aeromobili “wide body” con buona capacità cargo.

Il traffico merci di Milano Malpensa cresce, dopo il de-hubbing di Alitalia, ininterrottamente dal 2012, con un tasso annuo medio di incremento del 7,2%. Quando le nuove strutture, attualmente in costruzione, saranno completate, la capacità annuale dell’aeroporto aumenterà da 600.000 tonnellate a oltre un milione di tonnellate per anno. Il valore delle merci esportate per via aerea da Milano Malpensa verso Paesi Extra UE nel 2016 è stato pari a 26 miliardi di euro, con una quota del 13% sul totale delle merci esportate dall’Italia con tutte le modalità di trasporto, mentre il valore delle importazioni via aerea da Paesi Extra UE è stato di 17,3 miliardi (11,6% sul totale Italia).

Ora la prossima sfida per Milano Malpensa è aumentare la quantità di merce trasportata sui voli passeggeri, in particolare sulle tratte intercontinentali. Al momento il 65% delle merci che transita da Malpensa utilizza voli cargo e il restante 35% viaggia nelle stive dei jet passeggeri. Il mix ottimale, spiegano gli esperti, è 50-50. Quindi la crescita prevista a Malpensa nel settore degli intercontinentali pari al 3% medio annuo nel periodo 2016-2021 (piano industriale SEA), passando dai 5,6 milioni di passeggeri intercontinentali del 2015 a 6,6 milioni nel 2021, potrebbe risultare decisiva per una ulteriore espansione. La superficie complessiva della Cargo City di Milano Malpensa include circa 90.000 mq dedicati ai magazzini merci (di cui 60.000 in esercizio e 30.000 in corso di realizzazione che saranno completati entro il 2018), 250.000 mq di aree per la sosta degli aeromobili “all cargo” e per le operazioni di carico e scarico, 150.000 mq di viabilità di accesso e parcheggi per autocarri ed autovetture. Negli ultimi 5 anni SEA ha investito oltre 70 milioni di euro per strutture dedicate al traffico merci. Importanti investimenti sono anche stati effettuati nello scalo da parte di importanti operatori del modo della logistica che utilizzano le aree ed i magazzini merci aeroportuali, i quali, complessivamente, hanno contribuito allo sviluppo delle infrastrutture e degli impianti di Milano Malpensa con ulteriori 60 milioni di investimenti (considerando gli imminenti sviluppi che saranno realizzati nel 2018).